La Tenuta
Entrare in Tenuta Bellelli è come addentrarsi in un vero e proprio percorso sensoriale, lontano dai rumori e dal caos cittadino, dove il suono delle cicale, tra le piante di fico, conduce verso una distesa di ulivi secolari che vengono trafitti dai raggi di sole del tramonto con l’antica residenza ed il mare, a meno di 700 metri, che fa da sfondo.
Un elegante dimora oggetto di uno splendido lavoro di recupero e valorizzazione che non solo l’ha riportata agli antichi fasti, ma addirittura è riuscita a donarle uno charme tutto nuovo attraverso materiali ed arredi ricercati e selezionati con cura ed attenzione. Ci siamo lasciati guidare dall’ispirazione di creare un luogo familiare e confortevole, una sorta di rifugio intimo e romantico dal fascino raffinato e senza tempo, dove unicità e autenticità si fondono nella tradizione dell’ospitalità cilentana.
La Storia
La famiglia Bellelli, fregiata nel 1811 del titolo di Barone da Gioacchino Murat, è stata una delle famiglie più illustri del Cilento. Vassalli del principe Doria D’Angri, alla sua morte ne acquistarono i vasti possedimenti terrieri, tanto è vero che all’epoca si diceva che il treno fermava per ben 3 volte nelle terre dei Bellelli per indicare quanto fossero vaste le proprietà terriere di questa famiglia.
La famiglia Bellelli è anche un dipinto a olio su tela conservato al Musée d’Orsay di Parigi realizzato dal celebre artista impressionista Edgar Degas (1834-1917) che una volta compiuti ventidue anni, scelse di coronare il suo sogno con un viaggio di formazione in Italia. A Firenze Degas fu ospite dalla zia paterna, unita in matrimonio con il barone Gennaro Bellelli, e per omaggiare la generosità dei Bellelli, l’artista decise di realizzare quest’opera.